Levostab Collirio 4ml 0,5mg/ml
Descrizione
Maggiori Informazioni
Classificazione per sistema organi secondo MedDRA | Effetto indesiderato |
Disturbi del sistema immunitario | |
Molto raro | edema angioneurotico, ipersensibilità |
Non nota | anafilassi |
Patologie del sistema nervoso | |
Comune | Cefalea |
Patologie dell'occhio | |
comune | dolore oculare, visione offuscata |
non comune | edema delle palpebre, |
molto raro | congiuntivite, gonfiore degli occhi, blefarite, iperemia oculare, lacrimazione |
Patologie cardiache | |
non nota | Palpitazioni |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
Molto raro | dermatite da contatto, orticaria |
Patologie sistemiche e condizioni relative alle sedi di somministrazione | |
Comune | reazioni nella sede di applicazione, inclusi: sensazione di bruciore / pizzicore, irritazione oculare |
Molto raro | reazioni nella sede di applicazione come arrossamento oculare, prurito oculare, visione confusa, dolore oculare, gonfiore oculare. |
SOVRADOSAGGIO: Sintomi: non si può escludere il verificarsi di sedazione dopo ingestione accidentale del contenuto del flacone. Trattamento: in caso di ingestione accidentale, avvisare il paziente di bere molta acqua allo scopo di accelerare l'eliminazione renale della levocabastina.
GRAVIDANZA ED ALLATTAMENTO: Gravidanza Nei topi, nei ratti e nei conigli, la levocabastina, a dosi sistemiche fino a 2.500 volte la dose clinica massima raccomandata per via oftalmica (espressa in mg/kg), non ha mostrato effetti embriotossici o teratogeni. Nei roditori, la levocabastina, a dosi sistemiche oltre 5.000 volte la dose clinica massima raccomandata per via oftalmica (espressa in mg/kg), ha indotto teratogenicità e /o un aumento del riassorbimento fetale. I dati postmarketing sull'uso di LEVOSTAB collirio sospensione nelle donne in stato di gravidanza sono limitati. Il rischio per l'uomo non è noto. Pertanto LEVOSTAB non dovrebbe essere usato durante la gravidanza, ad eccezione dei casi in cui il potenziale beneficio atteso giustifichi il potenziale rischio fetale. Allattamento: sulla base delle determinazioni della concentrazione della levocabastina nella saliva e nel latte materno prelevati da una donna in allattamento che ha ricevuto una dose singola di 0,5 mg di levocabastina, si può attendere che circa lo 0,3% della dose totale somministrata per via oftalmica possa essere trasferita al lattante. Tuttavia, a causa della natura limitata dei dati clinici sperimentali, si raccomanda cautela nel somministrare LEVOSTAB collirio sospensione a donne in fase di allattamento. Fertilità Gli studi sugli animali hanno dimostrato che non vi sono effetti sulla fertilità maschile e femminile dopo somministrazione orale (vedere paragrafo 5.3).